Anna Karénina TolsòjLEGGERE RILEGGERE. Perché una persona che si considera mediamente serena ed equilibrata a un certo punto della vita decide di rileggere Anna Karenina? Ve lo racconto subito, è successo a me. La prima volta, avrò avuto 16 anni, ho preso in prestito il libro di Lev Tolstoj alla Biblioteca comunale e, nonostante la mole, l'ho bevuto. Esterrefatta, curiosa, emozionata. Perfino innamorata (di chi se non del conte Vronskij?).

Anna Karénina TolsòjLEGGERE RILEGGERE. Perché una persona che si considera mediamente serena ed equilibrata a un certo punto della vita decide di rileggere Anna Karenina? Ve lo racconto subito, è successo a me. La prima volta, avrò avuto 16 anni, ho preso in prestito il libro di Lev Tolstoj alla Biblioteca comunale e, nonostante la mole, l'ho bevuto. Esterrefatta, curiosa, emozionata. Perfino innamorata (di chi se non del conte Vronskij?).

La seconda volta che ho preso in mano questo capolavoro assoluto è stato perché volevo:

  1. Capire quanto sono cambiata in tutti questi anni.
  2. Scoprire se Anna fece bene o no a fare ciò che fece.
  3. sapere se nel frattempo il marito di lei era diventato meno crudele.
  4. Avere la conferma che il conte è uno di quegli uomini da cui bisognerebbe fuggire.

Invece… Così un giorno mi arrampico verso il ripiano più alto di una delle librerie di casa e prendo il famoso volume. Be', nonostante la cura che riservo ai libri (sono tantissimi) trovo la vecchia edizione di Anna Karénina, acquistata quando finalmente ho avuto qualche soldo da investire, ingiallita, polverosa, poco invitante da sfogliare. Figuriamoci da rileggere. Inutile dire che sono corsa in libreria, ci sono restata qualche ora e ho scoperto che la casa editrice Mondadori ha ristampato tutti i classici in edizione economica. Fra cui la mia Karenina. Per onestà devo aggiungere che si tratta di mille pagine fittissime. Nel senso che le lettere sono così piccole per cui se avete poco più di tot anni vi viene da pensare di andare dall'oculista. Ma accidenti che lettura!

Intanto va detto che il grande Tolstoj scrisse questo libro alla fine dell'Ottocento. E già allora l'alta società russa si stava avviando sventatamente e inconsapevolmente verso la Rivoluzione bolscevica. Di conseguenza, questi personaggi vivono con leggerezza: le donne pensano ai balli e agli abiti che indosseranno, gli uomini a dare qualche risposta a chi amministra i loro beni. Non è così Anna. Bella, intelligente, colta vive con il marito alto burocrate e con il figlio che ama teneramente. A una festa conosce l'affascinante Vronskij, se ne innamora, lascia figlio e marito e segue quell'uomo che… Ora dovrei dirvi qualche altra cosa della trama. Ma se non avete mai letto questo libro sarebbe un vero peccato svelarvi la storia. Se, invece, la conoscete già, fate come me: scoprite cosa pensate oggi di quelle vicende. Nell'uno e nell'altro caso possiamo sempre esprimere le nostre opinioni scrivendoci.

Vi lascio con l'incipit del libro. "Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo".

Anna Karénina, Lev Tolstòj. Oscar Mondadori, 12 euro.

Piera Cantalini

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