Siamo Martina e Veronica… Eravamo due donne con professioni molto diverse, ma entrambe intrappolate dallo stress e dalla vita frenetica di un lavoro scandito da continue trasferte in giro per il mondo. Una per allestire spazi espositivi di grandi aziende dell’arredamento, l’altra per seguire viaggi organizzati per i dipendenti di multinazionali italiane e straniere. Vicine di casa, c’incrociavamo quasi solo con le valigie in mano, finché un giorno, nel 2012, sono apparsi sul pianerottolo i nostri due pancioni.
Inizia così la condivisione di una vita in mutamento in cui approda la calma e i tempi si dilatano. Frequentiamo insieme un corso per gestanti, poi di acquaticità con i nostri bambini: Mattia, nato ad ottobre del 2012, figlio di Veronica, e Filippo, il piccolo di Martina arrivato a inizio del 2013. I mesi passano, i bimbi crescono, le nostre vite, come quelle di tutte le mamme, inconsapevolmente, vengono “messe in stand by”, per dedicare ai propri figli tutte le cure e la presenza necessari.
Il fondamentale e gradito stop della maternità però ormai è agli sgoccioli, il rientro al lavoro è fonte di angoscia, perché da subito ci è chiaro di non poter riuscire a conciliare la vecchia vita professionale, che imponeva troppi periodi lontane da casa, con il ruolo di madri. Così ci sosteniamo a vicenda, valutiamo insieme i pro e i contro di lasciare un lavoro sicuro, frutto di anni di sacrifici. Possiamo davvero fare a meno della soddisfazione professionale che sappiamo essere necessaria a tutte due per sentirci mamme e compagne felici?
Ci confrontiamo per organizzare la nostra vita in maniera diversa, avendo ben presente che in un momento economico come questo, lasciare il lavoro è una strada a senso unico, senza possibilità di invertire la marcia. Significa rinunciare alla propria autonomia economica e in fondo anche a un po’ di autostima dopo mesi di presenza indispensabile ed esclusiva solo per il bambino. Sogniamo di riuscire a conciliare tutto: lavoro, amore e bambini…
Un desiderio di tante, ma difficile da realizzare, in una società come la nostra che non lascia molte scelte alle neomamme. Ma noi non ci vogliamo arrendere, ci unisce un’audace determinazione e, così, pensandoci e ripensandoci, in una settimana calda d’estate, sotto l’ombrellone, troviamo l’idea che ci permette la svolta. Un’idea nata quasi per caso, raccontandoci dei regali inutili ricevuti alla nascita dei nostri bimbi, dei giocattoli che a mano a mano si accumulavano nelle nostre case. E ci siamo dette: “Se ci avessero regalato un’attività da condividere con i nostri figli lo avremmo apprezzato di più!”. Già, perché non creare confanetti regalo dedicati al mondo dei bambini, con attività per loro e per i genitori?
Ecco l’idea! Con la forza data dall’entusiasmo, il supporto incondizionato dei nostri compagni, qualche soldo messo da parte e la gioia di poter seguire in prima persona la crescita dei nostri figli, senza necessarimente annullare noi stesse, troviamo il coraggio di lasciare i vecchi lavori e ci dedichiamo al nostro nuovo progetto imprenditoriale. Una scelta sicuramente coraggiosa, di questi tempi, ma un sogno che vogliamo realizzare per riuscire ad organizzare spazi e tempi secondo le nostre nuove necessità di vita.
Ma noi donne siamo così, spesso poco razionali, più emotive e sensibili ai segnali che la vita ci propone. Complice è stata anche la scoperta di uno spazio di coworking vicino a casa, Piano C, un ufficio in condivisione pensato per permettere di conciliare famiglia e lavoro. Lì si può lavorare serene sapendo di avere a pochi metri da sé il proprio bambino accudito da ragazze esperte che lo fanno giocare in un ambiente stimolante e divertente. E così iniziano le nostre giornate, munite di figlio, pc, pappe e tanto entusiasmo! Tuttavia non sono mancati i momenti di grande sconforto… La paura di non trovare abbastanza strutture che aderissero al nostro progetto, partecipare ad un bando e perdere l’occasione del finanziamento, il terrore di investire i nostri risparmi in una bella idea che magari non si sarebbe tradotta in un’attività commerciale redditizia. All’inizio andavamo dalle strutture con una semplice presentazione, senza prodotto, senza sito… solo Martina, Veronica e l’idea. Ma poi, con tanta costanza, tra biberon e business plan, nasce Piccole Sorprese, primo marchio di cofanetti regalo dedicato esclusivamente al mondo dei bambini da 0 a 10 anni, che contiene più di 200 attività ed esperienze da vivere a Milano.
E i sogni non sono finiti! Vista l’approvazione delle mamme di tutta Italia, vorremmo sviluppare Piccole Sorprese anche in altri capoluoghi italiani. Stiamo già lavorando su Roma…
Per saperne di più: piccole sorprese
Martina e Veronica
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