foto Gnam
I versi dell’Amleto di Shakespeare “The time is out of joint” impressi sulla scalinata della Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma lagallerianazionale, a due passi da villa Borghese, ci introducono al mondo contemporaneo ricordandoci l’elasticità del concetto di tempo, un tempo disarticolato e non lineare, come non lineare e privo di criterio cronologico è il nuovo allestimento della Gnam. Quanto accadde in tema d'arte tra Ottocento, Novecento e fino a oggi è completamente rimescolato: le opere decontestualizzate dialogano tra loro in un ricco gioco di stimoli visivi.
Canova e Pascali, Burri e Fattori, Klimt, Duchamp e Cézanne, Van Gogh e Monet, Moore e Giacometti, Pistoletto, Fontana, Pollock e Calder sono alcuni tra i capolavori che popolano la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, fondata nel 1883 con l’obiettivo di creare uno spazio dedicato agli artisti contemporanei che avesse respiro nazionale.

Foto del Gnam
Se in prima battuta vedere statue accostate a tele e oggetti molto recenti potrebbe disorientare, non si dimentichi che il contemporaneo ci ha insegnato ormai da tanto che l’arte è libertà: Duchamp capofila con il suo orinatoio. 
Così accade che l’Ercole e Lica di Canova si riflette nelle bacinelle d’acqua colorata di Pino Pascali. Il maestro del Neoclassicismo, capace di rendere nel marmo il palpito della vera carne, dialoga con un esponente dell’arte povera che coniuga in modo creativo forme primarie della cultura e della natura mediterranee, come il mare.

Nell’altro grande salone del pianterreno la guerra e le sue lacerazioni si materializzano nelle forme astratte di Burri, vengono descritte nella pittura figurativa di Cammarano e di Fattori e prendono vita in un video contemporaneo.
Nel Grande Rosso P. N. 18 Burri parla con estrema eloquenza dell’uomo contemporaneo lacerato dalla guerra, utilizzando un drappeggio rosso lavorato con la fiamma ossidrica e modellato manualmente su cui si apre uno squarcio nero. 
Al piano superiore si prosegue con una sala dove sono riuniti gli artisti che hanno contribuito a rivoluzionare il modo di concepire l’opera d’arte: Cézanne, Klimt e Duchamp.

Il primo, considerato padre del Cubismo, con i suoi tratti rapidi e feroci indaga costantemente le forme degli oggetti e del paesaggio che lo circondano, imprimendo con forza l’immagine del mondo elaborata nella sua mente.

Gnam RomaDuchamp mette a punto il ready-made, oggetto usuale decontestualizzato e promosso a oggetto d’arte per scelta dell’artista come la ruota di bicicletta.  Klimt, principale esponente della Secessione Viennese, nelle Tre età esprime il suo stile inconfondibile, caratterizzato da una forte bidimensionalità e da un’inesauribile ricchezza decorativa, in un continuo passaggio di forme: dal reale all'astrazione.

E poi Van Gogh che non cerca nei ritratti la rassomiglianza fotografica ma attraverso il colore e l’energia delle sue pennellate l’espressione dei sentimenti.
E ancora le forme biomorfe di Moore, le figure allungate di Giacometti e le opere specchianti di Pistoletto in cui il visitatore diventa protagonista dell’opera d’arte.
Questo e molto altro è lo spettacolo dell’arte contemporanea, tutto da scoprire alla Gnam.
 
Fabrizia Puca,
Storica dell'arte, arte dei piccoli
 
Laboratorio di avvicinamento all’arte alla Gnam
Vuoi fare esperienza dell’Arte contemporanea sul campo? Scegli il Laboratorio dei Piccoli (bambini tra i 5 e i 10 anni) che si articola in due momenti: ad una fase di racconto e lettura di alcuni dei capolavori della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Gnam), si alterna una fase di rielaborazione creativa di quello che vediamo.

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