Siamo sempre di più noi papà coinvolti al 100 per cento nella crescita dei figli. E da questa esperienza quotidiana nascono questi consigli da “padre a padre”.
- Giocare a “vola vola” o shakerare il pupo subito dopo la pappa: pericolo rigurgito.
- Tenere il bimbo in braccio senza protezione-rigurgito quando sei pronto per andare al lavoro: la macchia di vomito sulla maglietta di una mamma si perdona, su quella di un papà sembrerebbe il ricordo di un piccione.
- Fissarti con i percentili e andare nel pallone se tuo figlio non supera il 90° percentile. Mettiti bene in testa questa frase: “Ogni bambino ha i suoi tempi”. Tuo figlio crescerà, stai tranquillo, non resterà alto 78 centimetri per tutta la vita.
- Dimenticare il ciuccio a casa quando uscite. Il ciuccio non è un optional: è indispensabile. Per un bambino è consolazione, compagnia, auto-coccole. E mica puoi sostituirlo con il TUO dito!
- Fargli fare le prime prove con la pappa pensando che siccome è sangue del tuo sangue è nato imparato e non sporcherà. Sporcherà anche lui e, allora, o ti comperi una gallina per ripulire o metti a terra un telo per raccogliere il cibo dopo l’immancabile lancio.
- Pensare che se lo chiuderai nel pannolino come fosse un salame, tuo figlio morirà “strizzato”. Tu morirai se lascerai il pannolino troppo largo. Morirai per l’odore di cacca e per la disperazione davanti ai suoi bisognini in libera uscita. Quindi, stringi bene il pannolino.
- Se è maschio, cambiargli il pannolino senza mantenere la distanza di sicurezza dal suo pisellino: stai certo che nel momento esatto in cui tu togli il pannolino vecchio e lui sarà completamente libero, un allegro zampillo ti annaffierà.
- Pensare che un po’ di febbre non ha mai ucciso nessuno e voler portare fuori il bambino nonostante i 38°. Lui probabilmente non farà una piega, ma sua madre ti metterà alla porta.
- Regalargli un pallone per giocare a calcio in casa pensando che abbia la precisione di tiro di Maradona e che mai romperà un soprammobile. Se anche avesse la precisione di Maradona, si divertirebbe a rompere tutti i soprammobili con tiri perfettamente mirati. Quindi… a calcio fallo giocare fuori. O rischi di nuovo di essere messo alla porta.
- Regalargli delle matite colorate pretendendo che colori su dei fogli bianchi. Ma non la sai che il posto più bello dove fare scarabocchi sono le pareti di casa? Lasciagli uno spazio suo, dove possa esprimere la sua creatività. Lì, ma solo lì.
- Dirgli “su dai, non fare il bambino!”. Lui è un bambino e lo sarà fino a che non gli sarà spuntata la barba (se maschio) o non si depilerà l’inguine (se femmina). Forse a casa tua la lotta ai peli è iniziata a 2 anni?
Pietro
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