A volte mi si chiede "perché fai
volontariato"? La mia risposta è molto semplice, sono una donna e una mamma e cerco di dare voce a chi non ha. Sono da tempo
membro Unicef, amministratrice e responsabile di una pagina Facebook dedicata ai bambini,
IL DIRITTO DEI BAMBINI SORRIDERE, perché sono loro il futuro del mondo.
L’aspetto più bello della mia attività di volontariato è creare collaborazioni per realizzare eventi e poi donare a chi è meno fortunato. Lo faccio in particolar modo nelle scuole, poiché, essendo un’insegnante, so come muovermi e so che tra i banchi posso trovare tanta forza, impegno ed energia, messi a disposizione degli altri senza chiedere nulla in cambio.
Mi occupo prevalentemente della Siria: negli ultimi sei anni i miei occhi hanno visto tanto sangue, privazioni, morte, perché la guerra è solo morte. Un’intera generazione è stata cancellata. Nel silenzio, quel silenzio criminale che uccide due volte. I bambini hanno dei Diritti, ma noi adulti abbiamo il Dovere di non abbandonarli mai.
Abbiamo aiutato, per esempio, un orfanotrofio al confine turco-siriano. Qualche tempo fa una scuola nel mio territorio (il Veronese ) ha realizzato disegni e acquistato quaderni da inviare ai bambini, una compagnia teatrale ha mandato dei burattini. Un’emozione davvero forte vedere il sorriso negli occhi dei piccoli che li hanno ricevuti, la gioia dopo il grande dolore di aver perso i genitori, aver perso tutto... Sono questi piccoli gesti che mi fanno andare sempre avanti.
Da tempo collaboro con Maram Foundation: il progetto che in questo momento ha bisogno di maggiore sostegno è quello della scuola Al Hikma, che si trova nel campo profughi di Atma. Dobbiamo lavorare affinché la scuola rimanga aperta e possa continuare le sue attività per i suoi 420 alunni.
Cerco di coinvolgere nel mio impegno di volontaria anche le mie figlie. Ne ho due, di 19 e 13 anni, sono molto sensibili e condividono con me questo modo di essere, dandomi un aiuto concreto. Collaborando per una scuola sempre al confine turco-siriano, per esempio, hanno preparato dei disegni da far pervenire ai bambini, poi dei cartelloni.
Dico sempre alle mie due ragazze che per creare solidarietà ci vuole amicizia, amore, gioia, aiuto, rispetto. Con un saluto, con un fiore, con un piccolo pensiero, sei solidale. Il volontario è colui che ha l’abitudine di mettersi nei panni dell’altro: regala gioia con gioia.
Il mio rapporto con il volontariato nasce quando ero poco più che una bambina e sono entrata nello scoutismo. Gli scout ti insegnano tante cose, una in particolare: che parte del tuo tempo libero lo devi "donare" agli altri e che devi lasciare il mondo un po' migliore di come lo hai trovato.
Per questo il mio cammino è sempre rivolto verso i deboli e gli invisibili.
Semplicemente Mary