“Mamma, ci torniamo vero?”. È la frase che mio figlio, 7 anni, ripete puntualmente all’uscita di Leolandia. Si diverte come un matto tra Minitalia, attrazioni varie, animali della fattoria e spettacoli. E mentre lui si diverte, noi grandi ci rilassiamo.
Il segreto di Leolandia è essere un parco a misura di bambino, anzi, di famiglia: non è gigantesco, non ci sono file mostruose da fare per salire sulle attrazioni, ci sono molti punti di ristoro, anche zone picnic, bagni puliti e l’offerta è molto varia per soddisfare bambini di diverse età. Inoltre, è facilmente raggiungibile: si trova proprio a un passo dall’uscita Capriate sulla A4 (provincia di Bergamo). Da Milano è poco più di mezz’ora d’auto.
Poco dopo l’ingresso, sulla destra, c’è Minitalia. Per anni Minitalia è stato anche il nome del parco, nato negli anni Settanta dall’idea di riprodurre il nostro Paese in miniatura (è dal 2014 che si chiama soltanto Leolandia). Sul percorso, ristrutturato e privo di barriere architettoniche, tra le mini copie dei principali monumenti italiani, ci sono 16 statue di personaggi famosi a grandezza naturale che forniscono brevi spiegazioni sulla storia e le tradizioni regionali. Domenico Modugno, Giacomo Leopardi, Cristoforo Colombo, Camillo Benso conte di Cavour… Piacevole il giro sulle zattere che costeggiano la penisola.
Usciti da Minitalia, c’è l’imbarazzo della scelta: Expo 1906 è la zona che più assomiglia a un classico luna park; nella Riva dei Pirati trovate tante attrazioni acquatiche (sono in vendita degli impermeabilini per ripararsi dagli spruzzi, ma se li portate da casa risparmiate); nella Cowboy Town vi sembra di girare tra le vie di una vera città del Far West; nelle Terre di Leonardo vedete prendere vita le macchine del genio di Vinci e potete addirittura salirci sopra.
E poi l’arena con i suoi spettacoli, più i tanti show nelle varie aree di Leolandia (imperdibile quello dei pappagalli nella fattoria); la fattoria, appunto, con tanti animali tra i quali curiosare; il rettilario, che è il più importante d’Italia, e l’acquario con le sue 880 specie. Purtroppo questi ultimi, rettilario e acquario, a mio parere non sono all’altezza di tutto il resto. Troppo vecchi, troppo angusti: sono l’unico neo in un parco pressoché perfetto, con una grande attenzione per l’ambiente (raccolta differenziata, macchine compattatici per le bottiglie di plastica, uso di energia da fonti rinnovabili, materiale stampato su carta riciclata).
La novità di quest’anno per i più piccini è il Mondo di Peppa Pig. Si tratta di un’area molto grande dove i bimbi possono vivere un’emozione davvero unica: la casa della famiglia Pig con le sue stanze da esplorare; la macchina di Papà Pig parcheggiata in pendenza; il parco giochi di Peppa e George, in cui scatenarsi come non mai; il giardino con le pozzanghere di fango per saltare, il cantiere del Sig Toro, dove fervono sempre i lavori e, naturalmente, Peppa e Geoge, che aspettano tutti i bambini per fare una foto e divertirsi con loro.
Segnalo anche questi eventi speciali, da non perdere se ne avete la possibilità: in estate Leolandia tiene aperto fino alle 22 (il sabato) e a ottobre si traveste in stile Halloween.
Per risparmiare sul biglietto d’ingresso vale la pena prenotare online sul sito www.leolandia.it
Sabrina
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