storie di mammaDiventi mamma nel momento stesso in cui scopri di essere incinta. A volte anche prima di averne la conferma, come è capitato a me. Sapevo di aspettare un bambino ancor prima che le analisi lo confermassero. Maschio o femmina? A quei tempi lo sapevi il giorno del parto, era una sorpresa. A me non è mai importato, mi bastava che nascesse sano.

Quando è nata mia figlia la mia vita è cambiata, come succede a chi diventa mamma. Ho capito tante cose che prima mi risultavano inconcepibili e sono cresciuta con la mia bambina.
Fin dai primi giorni di vita ho voluto che i ricordi belli (e anche quelli meno lieti) si conservassero, ed è per questo che ho creato “La scatola dei ricordi”. Dapprima era una scatoletta non troppo grande, poi è diventata quasi uno scatolone.
Ho conservato il primo bavaglino, con una piccola paperella ricavata, la camicina del battesimo, così piccina che sembrava più adatta a una bambola, la bomboniera, la partecipazione alla nascita, il biglietto d’auguri natalizio con la sua foto, a pochi mesi.

Poi il primo ciuccio, un po’ rotto, e il primo biberon, che ora è ingiallito dal tempo. Ma ci sono anche la foto di quando mia figlia ebbe gli orecchioni, i primi due dentini da latte, l’album della crescita, con pesi e misure, ma anche con l’indicazione della prima parola, dei primi passi, di come cresceva. E ancora i primi disegni, l’impronta delle manine, i quaderni delle elementari.
Ci ho messo tante cose, in quella “scatola dei ricordi”, tanta vita e sì, anche tanto amore. L’ho conservata fino a qualche anno fa, poi… Poi mia figlia mi annunciò che sarebbe diventata mamma. E aveva già la luce negli occhi, quella luce che lo grida al mondo che sei mamma.

Nel condividere la sua gioia, mi tornò alla mente la mia scatola. Non c’era momento migliore né regalo più bello che potessi farle. Gliela consegnai qualche giorno dopo, in un pomeriggio di chiacchiere e caffè. La prese con mano tremante, e insieme guardammo il contenuto, con l’occhio lucido e anche qualche risata. Sì, ho fatto la cosa giusta: quando ho creato questa “scatola dei ricordi” e quando gliel’ho donata. Perché sapevo che lei avrebbe fatto la stessa cosa, con i suoi figli.

Annamaria Pizzinato, wondernonna.it

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