Da quando mi hanno diagnosticato un melanoma al terzo stadio è stata dura. La diagnosi, l'intervento, la riabilitazione, la terapia oncologica, la psicoterapia, il posizionamento del port-a-cath, gli effetti collaterali, la sospensione della terapia, i controlli. E tutto questo condito da tanta paura, rabbia, tristezza, delusione, sofferenza, disperazione... ma altrettanto coraggio, forza, voglia di reagire, voglia di vivere, gioia di vivere!!!
Come dice Ferzan Ozpetek per spiegare il titolo del suo film, Allacciate le cinture, "Prima o poi arriva per tutti noi una turbolenza. Non quella che capita in aereo. Quella che ci stravolge l’esistenza.”
Ed è proprio così. E non è solo la tua vita ad essere sconvolta ma anche quella di tutte le persone che ti vogliono bene e ti sono vicine.
Eccomi di nuovo in ospedale lontana da voi. Vi immagino tutti e 3 avvinghiati al vostro papà nel lettone. Io qui nel mio letto di ospedale sola soletta con le solite lacrime nascoste dopo che mi avete salutato piangendo... Anzi Giulia e Ale piangevano, mentre tu Gaia sei stata forte come me e mi hai detto " Io piangerò dopo a casa ..."
Altro ospedale altro dottore altro male altro intervento... Ho cercato di tranquillizzarvi tutti ma soprattutto te mia piccola grande Gaia. Ma non è stato facile perché tu sei molto intelligente e fai tante domande... E io come sempre cerco di risponderti con la massima sincerità. Come quando mi hai chiesto se non tolgo mai il mio ciondolo con voi 3 bimbi. E io ti ho risposto che lo tolgo solo per andare in ospedale come stamattina. E ancora tu: Ma neanche quando muori ?" E ancora una volta abbiamo parlato della morte. E ti ho spiegato ancora che purtroppo nessuno può sapere quando morirà. E purtroppo non tutti muoiono anziani come la nostra Ziotta ... Purtroppo a volte si muore un po' più giovani. La tua mamma tesoro mio si sta curando, sta facendo tutto il possibile per stare bene. E comunque piccola mia, se la tua mamma dovesse morire troppo presto, ci sono tante persone oltre al tuo fantastico papà che ti sono vicine, ti possono aiutare e soprattutto ti vogliono bene. Vogliono bene a te a Giulia e Ale
Non è facile per una mamma pensare e dire certe cose ma è la verità. E sono convinta che rispondere con sincerità sia la cosa migliore per te e per il nostro rapporto. Sono felice che tu non abbia paura di farmi certe domande, perché è una bella dimostrazione di fiducia e perché non vorrei mai che ti costruissi da sola le risposte sbagliate...
Ho imparato a vivere apprezzando le cose belle che ho. Un giorno alla volta, anzi una TAC alla volta...
Se mi avessero detto che avrei vissuto e aggiungerei vissuto bene, con un melanoma al terzo stadio, non so se ci avrei creduto. E invece sì.
La parola cancro, la parola tumore sono orribili… ma la parola metastasi, almeno per me, è stata devastante. Il mondo ti crolla addosso e la disperazione ti porta a pensare che non ci sia più nulla da fare. E invece c’è da fare!
L’intervento, la riabilitazione, le cure oncologiche, il supporto di cure omeopatiche, l’alimentazione, la psicoterapia e anche il mio blog.
E sapersi affidare con fiducia, sorridere, pensare positivo. Perché quello che conta è avere il sole dentro, circondarsi dei proprio affetti e qualche volta allontanarsi e prendersi del tempo per sé.
Per piangere mentre si ascolta una canzone o mentre si scrive un articolo, piangere a singhiozzi perché ripercorrere in parte questo anno e vedere tutto nero su bianco fa davvero male.
Ma alla fine quando butti tutto fuori, quando ti sfoghi stai meglio, ti asciughi le lacrime e riparti un pò più forte di prima, per te, per i tuoi bimbi meravigliosi per il tuo fantastico marito.
Marina Rota
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