Sono passati 12 anni, ma il ricordo di come ho annunciato a mio marito che aspettavano il primo figlio è ancora vivissimo.
Avevamo cercato quella gravidanza per infiniti mesi. Già prima del fatidico primo giorno di ritardo mi sentivo diversa: avvertivo una fitta al fianco destro verso la schiena e la sera prima dell'arrivo del ciclo non ero riuscita a dormire perché il seno era teso e bollente. Cosa mai successa in vita mia.
Il cuore mi diceva che era la volta buona. La mattina successiva, dopo che mio marito era uscito per andare al lavoro, sono corsa in bagno per fare il test di gravidanza. Ho atteso infiniti minuti, ipnotizzata a guardare lo stick che si inumidiva e arrivava alle strisce rivelatrici. Ne ho viste due ben evidenti. Ero incinta! Il cuore batteva a mille.
Se mio marito fosse stato lì, gli avrei urlato di venire in bagno a vedere. Ma non c’era e a quel punto volevo dirglielo in modo particolare. Ma come? Pensa e ripensa per tutto il giorno, la lampadina mi si è illuminata.
- Nel tragitto lavoro-casa mi sono fermata in una farmacia e, dopo aver passato un quarto d'ora quasi in lacrime davanti ai ciucci e ai biberon, ho comprato un piccolo ciuccio.
- Tornata a casa, mi sono inventata che non avevo voglia di cucinare e mi andava una bella pizza. L’idea era: chiedere al cameriere di mettere il ciuccio sopra la pizza del futuro papà e vedere che faccia faceva.
Beh, andando in auto verso la pizzeria, ecco che lui comincia ad elencare possibili pizze dai più improbabili ingredienti e io .... ma le nausee e la voglia di vomitare dovevano cominciare già ai primissimi giorni?
Gli ho detto che non mi sentivo tanto bene ed era meglio andare a casa. Un po' imbronciato ha fatto dietrofront. Salendo le scale gli ho chiesto quale punizione mi toccava per avergli fatto saltare pizza e frittura e mi ha risposto che dovevo restare nuda lì davanti alla porta (scherzando ovviamente).
Al che ho risposto: "Ma terresti una donna incinta fuori al freddo?" Se non è caduto dalle scale poco ci mancava! Ci siamo abbracciati forte forte e abbiamo pianto dalla felicità.
Per la cronaca … il ciuccio è rimasto chiuso nella sua confezione finché non è nato il nostro primo bimbo, Simone.
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