E' di pochi giorni fa la dichiarazione di Harrison Ford sul “dramma” di sua figlia Giorgia che purtroppo soffre di epilessia. L'attore la definisce “il suo eroe, per la forza e la perseveranza con cui affronta la malattia”. Ovviamente non mi permetto di entrare nel merito della gravità degli attacchi epilettici che la ragazza ha o ha avuto (sono otto anni che non ne ha più), però vorrei cogliere l’occasione per raccontarvi quello che è accaduto a mio figlio grande, 11 anni.

Una mattina, alzandomi, l'ho trovato in preda alle convulsioni. Portato in ospedale, dopo esami e accertamenti, gli hanno diagnosticato un attacco epilettico. Probabilmente, visto che non aveva avuto febbri alte e non aveva mai sofferto di convulsioni, la causa principale va cercata proprio nella fase di cambiamento che un undicenne deve affrontare, sia a livello fisico che mentale: l‘odiata adolescenza (o pre-adolescenza).

Bypassando tutte le congetture mediche, come mamma ero molto preoccupata per il “cucciolone” che sta crescendo troppo velocemente. A parte la paura di trovarlo ancora in preda a convulsioni, la domanda che più mi affliggeva all’inizio era: “potrà continuare ad avere una vita normale da ragazzino?”. Mi chiedevo se potesse continuare a svolgere attività fisica tranquillamente, dormire da amici, scatenarsi come solo a quell’età riescono a fare. Beh, parlando con la neurologa ho avuto tutte le risposte di cui necessitavo. È vero: poco si sa sull’epilessia e solo la parola fa molta paura, ma, sempre tenendo presente la gravità degli attacchi e la frequenza, io mi sono molto tranquillizzata, anche perché mi si è aperto un mondo. Raccontando quello che è successo a mio figlio, ho scoperto che persone che frequento da anni soffrono di crisi epilettiche o ne hanno sofferto in adolescenza e conducono una vita intensa.

Mio figlio, con la sua cura, può fare davvero tutto come i suoi amici, persino sport a livello agonistico (non vi sto a raccontare la sua gioia appena ha saputo di poter continuare a far basket), ma non vi dico la mia di gioia nel vedere il mio bambino tornare a sorridere!

Mara

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