Il piccolo Principe Scorro gli scaffali della libreria senza decidermi, voglio il libro giusto, finché l’occhio mi cade su una mia vecchia conoscenza: è lui, il Piccolo custode di una rosa. L’ultima volta che l’ho incontrato avevo sei o sette anni, non avevo capito come facesse a vivere solo su un piccolo pianeta e non mi aveva convinta la storia della rosa sotto vetro. 

Il piccolo Principe Scorro gli scaffali della libreria senza decidermi, voglio il libro giusto, finché l’occhio mi cade su una mia vecchia conoscenza: è lui, il Piccolo custode di una rosa. L’ultima volta che l’ho incontrato avevo sei o sette anni, non avevo capito come facesse a vivere solo su un piccolo pianeta e non mi aveva convinta la storia della rosa sotto vetro. 

Giunta l’ora della nanna, ci acciambelliamo nel letto, i miei tre figli, io e il Piccolo Principe fra le mani, illuminati da una piccola stella sul muro e ci avventuriamo insieme alla scoperta della sua storia.

Gli adulti da soli non capiscono niente, ed è stancante per i bambini dover spiegare tutto.”

La mia figlia di mezzo interviene illuminata: “Finalmente! È proprio così, voi non capite mai niente!”
Ed è subito amore!
Per ogni immagine una pausa, lo studio accurato dei dettagli.
Di sera in sera ci centelliniamo le sue avventure, le sue riflessioni e le sue verità, curiosi di scoprire e al tempo stesso dispiaciuti di avvicinarci sempre più alla fine.

“Tu fino ad ora sei per me un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E io non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe come centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unico al mondo”

Santo cielo! Sono completamente addomesticata?
Tutti i miei bambini hanno saputo addomesticarmi fin dal loro arrivo: hanno invaso il ventre, ancora uguale ad un ventre vuoto, e già per me sono stati gli unici al mondo.
Tutti i miei bambini ci sono riusciti, anche quelli che non sono qui a leggere Il Piccolo Principe insieme a noi.

Così il Piccolo Principe addomesticò la volpe. E quando l'ora della partenza fu vicina: "Ah - disse la volpe - ...piangerò.”

La colpa è tua - disse il Piccolo Principe - io non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi...”.

E' vero" - disse la volpe.”

Ma piangerai!" - disse il Piccolo Principe.”

E' certo" - disse la volpe.

Ma allora che ci guadagni?

Ci guadagno - disse la volpe - il colore del grano.”

“...”

L'essenziale è invisibile agli occhi.”

Eh già, una volta addomesticati gli addii sono davvero penosi. Non si sa davvero quanto duro possa essere il pianto dopo l'addio di un figlio, finché non tocca piangere.
Non si comprende davvero quanto un figlio sappia addomesticare, finché non ci si scopre addomesticati. Può essere davvero difficile godere del colore del grano. Eppure non ho trovato altra via che il colore del grano. E poi ho sperato di essere addomesticata ancora... perché al pianto sono sopravvissuta e il grano può tingersi di gradazioni meravigliose.

Davvero non mi capacito di come a sei anni mi sia potuta sfuggire la volpe?
Giunge l’ultima sera, osserviamo l’ultimo disegno, leggiamo l’ultima riga e a tutti noi pare di dover lasciare un buon amico.

Con un velo di tristezza spegniamo la piccola stella sul muro e la mia piccola mediana domanda: “E ora mamma?”

“E ora si dorme, ma da domani riprendiamo da capo? È il bello dei libri belli: una volta finiti, si possono ricominciare.”

Erika Zerbini

Il Piccolo Principe  di Saint-Exupéry, Editore Gribaudo, Prezzo 6,90 euro. Età di lettura: qualunque

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