
Io ho cominciato con le
Parole crociate della copertina. Mio figlio è subito andato a pagina 8 per
La pista cifrata e Che cosa apparirà. E mio marito si è divertito con le Domande a bruciapelo di pagina 14, mentre io rivendicavo il diritto di iniziare le Crittografate di pagine 20 e il bambino scalpitava per leggere le barzellette. Ogni volta che compriamo Il Mese Enigmistico è sempre così: ce lo contendiamo. E anche questo numero di maggio, uscito pochi giorni fa, ha subito la stessa sorte.
Ho conosciuto le parole crociate grazie a mio nonno, classe 1999, pensate un po’. Le ho viste fare a mio padre e a mia madre e ho imparato a farle io quando ero molto piccola.

All’epoca non esisteva
Il Mese Enigmistico, c’era solo La Settimana Enigmistica, immancabile acquisto settimanale.
I giochi enigmistici erano il mio passatempo casalingo preferito. Li trovavo stimolanti, mi facevano sentire grande e mi accorgevo che erano anche una sorta di scuola. Spesso, infatti, ero costretta a usare il dizionario e l’enciclopedia per completare un cruciverba (negli anni Settanta Google non esisteva ancora, purtroppo o per fortuna!)

Sono contenta che
mio figlio si sia appassionato al Mese Enigmistico perché, in questo mondo che va veloce, talvolta troppo veloce, la rivista “figlia” della Settimana Enigmistica rappresenta una parentesi di
calma, pazienza e concentrazione. E non sono io a dirlo, lo dicono le ricerche scientifiche: leggevo tempo fa che esercitarsi con le parole crociate anche solo pochi minuti al giorno è come frequentare un corso di aerobica per la mente, nel senso che è un allenamento efficacissimo.

Mette in gioco le funzioni cognitive superiori. Ovvero: pensiero astratto, attenzione, nessi logici, memoria. Non solo: migliora il lessico e l’umore. Che c’entra l’umore? Risolvere un cruciverba significa raggiungere un obiettivo concreto, vincere una sfida con se stessi, con conseguente bella iniezione di autostima. Per avere la conferma basta regalarsi un po’ di tempo per completare uno schema e assaporare il benessere che dà la soddisfazione per esserci riusciti.


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