
Psicomotricità. Psico che? Tutti noi, almeno una volta abbiamo sentito parlare di Psicomotricità ma in pratica che cos’è? Facciamo chiarezza.
La Psicomotricità è una disciplina che considera il bambino nella sua globalità perché non coinvolge solo la parte motoria ma anche e soprattutto quella cognitiva, emotiva e relazionale.
La Psicomotricità non è ginnastica perché al bambino non vengono date consegne e non è nemmeno gioco libero perché ogni incontro prevede la strutturazione di un Setting, ossia di un contenitore emotivo dentro il quale il bambino si mette alla prova e impara a conoscere se stesso e a entrare in relazione con gli altri.
Per fare tutto questo è necessario che l’attività si svolga all’interno di uno spazio e di un tempo ben definito.
Ogni incontro prevede un rituale iniziale dove i bambini sono invitati a sedersi e a ricordare i “patti”, ovvero che all’interno di quello spazio non si fa male né a sé stessi né agli altri.
Poi inizia il momento dei giochi all’interno di due spazi:
- lo spazio senso-motorio, quello in cui ci sono materassi, spalliere e scivoli. Qui i bambini sono liberi di mettersi alla prova con l’esperienza del salto, dell’equilibrio e del disequilibrio.
- lo spazio simbolico in cui ci sono materiali poveri, ossia non strutturati per dare la possibilità ai bambini di sviluppare la fantasia e la creatività attraverso il gioco. Ciò significa che un cubo può trasformarsi in una casa o in una macchina a seconda di ciò che il bambino desidera esprimere in quel momento.
Quando termina il momento dei giochi i bambini sono invitati a mettersi a sedere nello spazio della rappresentazione, dove hanno la possibilità di fare un disegno.
Questo permette al bambino di rappresentare a un livello più astratto, facendo un disegno, tutte le forti emozioni che ha provato durante il tempo dei giochi.
Infine c’è il rituale finale che consiste nella lettura di una storia.
La psicomotricità educativa è rivolta a tutti i bambini perché li aiuta a gestire le loro emozioni e ad avere più fiducia in sé stessi.
Tutto questo viene fatto utilizzando il gioco che è il loro canale privilegiato dai 2 agli 8 anni.
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