
Da qualche anno ormai si avverte pure in Italia, anche se in notevole ritardo rispetto agli altri Paesi europei, l’esigenza di cercare per i propri figli un’offerta formativa più aperta alle lingue straniere, come rende noto il rapporto dell’Osservatorio nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca. Le realtà fra le quali scegliere sono tre: scuola internazionale, scuola bilingue o scuola pubblica.
La scuola internazionale è una scuola in cui la lingua e la didattica afferiscono alla cultura del Paese prescelto. Non è previsto uno studio approfondito dell'italiano, a cui viene dedicato un tempo relativo e molto spesso esiguo, causando, a lungo andare, profonde lacune nella lingua, soprattutto scritta.
Una scuola bilingue, invece, segue il programma ministeriale italiano ed offre contemporaneamente un certo numero di lezioni nella lingua straniera prescelta (solitamente l’inglese). Queste scuole sono private oppure parificate, cioè possono essere riconosciute come equivalenti a quelle pubbliche. All'interno di queste scuole la lingua straniera viene insegnata da docenti madrelingua e le ore ad essa dedicate sono sicuramente in numero maggiore rispetto ad una scuola pubblica. Le lezioni sono svolte interamente in lingua: il bambino, infatti, studierà alcune materie sia nella lingua italiana sia in quella straniera.

Una scuola bilingue, invece, segue il programma ministeriale italiano ed offre contemporaneamente un certo numero di lezioni nella lingua straniera prescelta (solitamente l’inglese). Queste scuole sono private oppure parificate, cioè possono essere riconosciute come equivalenti a quelle pubbliche. All'interno di queste scuole la lingua straniera viene insegnata da docenti madrelingua e le ore ad essa dedicate sono sicuramente in numero maggiore rispetto ad una scuola pubblica. Le lezioni sono svolte interamente in lingua: il bambino, infatti, studierà alcune materie sia nella lingua italiana sia in quella straniera.
I programmi, inoltre, dovranno comprendere anche storia, letteratura e usi e costumi del Paese prescelto, al fine che lo studente possa non solo apprendere la lingua, ma anche ampliare i propri orizzonti mentali mediante la conoscenza di altre culture. Naturalmente le ore di lezione sono suddivise fra la mattina e il pomeriggio. Le ore dedicate allo studio della lingua inglese devono essere almeno dieci o anche di più, quindi è bene diffidare da quelle scuole che si definiscono bilingue, ma nelle quali il numero di ore è inferiore a tale cifra.
Come scegliere una scuola bilingue e perché? Per esempio perché in una scuola del genere, rispetto ad una scuola internazionale, non vi è alcuno sradicamento della cultura italiana, bensì l’acquisizione di nuove culture, che il bambino potrà facilmente integrare un giorno in qualsivoglia sistema scolastico monolingue.
Come scegliere una scuola bilingue e perché? Per esempio perché in una scuola del genere, rispetto ad una scuola internazionale, non vi è alcuno sradicamento della cultura italiana, bensì l’acquisizione di nuove culture, che il bambino potrà facilmente integrare un giorno in qualsivoglia sistema scolastico monolingue.

Attualmente la St. Philip School, scuola bilingue a Roma, in via Don Orione 8, è suddivisa in scuola dell’infanzia (materna) bilingue e scuola primaria (elementare) bilingue, ma dal 2019 completerà l’offerta formativa con l’attivazione della scuola secondaria bilingue di primo (scuola media).
La Redazione
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