Quando il termine della gravidanza si era concluso e il mio piccolo non accennava ad uscire, mi sentivo preda di sentimenti contrastanti. Se da un lato non vedevo l’ora di abbracciare mio figlio, dall’altro non volevo che uscisse dal mio corpo. Volevo tenerlo con me, mi dispiaceva sapere che non avrei più avuto un rapporto così esclusivo e speciale con lui.
Poi è arrivato il giorno del parto.
Ho avuto un travaglio veloce e anche il parto non è stato da meno: in meno di due ore dai primi dolori, avevo l’amore della mia vita tra le braccia. Ma anche se è durato poco, è stato molto intenso. Il dolore è stato lancinante, non credevo che sarei riuscita ad arrivare fino in fondo senza epidurale, ma ce l’ho fatta.
Vivere questa esperienza mi ha cambiata: si è modificata la mia percezione del dolore e anche la mia autostima è migliorata notevolmente. Provare i dolori del parto mi ha fatto capire che tante volte mi lamentavo per un nulla e, allo stesso tempo, sapere di essere stata in grado di affrontare un dolore così lancinante da sola ha accresciuto la stima che ho di me stessa. Insomma, riuscire a dare alla luce un bambino mi ha fatta sentire un po’ come se fossi Wonder Woman! Proprio nell’istante in cui ho udito piangere per la prima volta il mio piccolino, tutti i dolori sono spariti e nelle vene ha iniziato a scorrere quella carica di adrenalina ed euforia che mi ha fatto sentire come una super donna.
Un po’ mi spiace non avere più il mio piccolo nel pancione, perché ora non abbiamo più il nostro rapporto esclusivo, ma so che comunque io e lui abbiamo un legame speciale che non potrà mai avere con nessun’altra persona al mondo.
Angi