Pasqua è alle porte e sto già iniziando a pensare a quella che per la nostra famiglia è ormai diventata una tradizione: la caccia alle uova. Sì lo so, non è una tradizione italiana, e qualcuno storcerà il naso (gli stessi contrari ad Halloween), ma francamente non ci vedo nulla di male nell’organizzare un passatempo divertente che tiene impegnati i bambini di tutte le età e che lascia un po’ di respiro a nonni e genitori in una giornata che, al di là del significato religioso, dev’essere anche di relax.
La preparazione della caccia alle uova
Il giorno prima di Pasqua prendo una ventina di uova di gallina e le coloro. Come? Le tecniche sono diverse. Io punto su quella naturale, sfruttando il potere colorante di verdure e spezie:
- cavolo rosso per uova rosse;
- barbabietole o mirtilli per uova blu;
- spinaci per uova verdi;
- zafferano, camomilla o bucce di cipolle bionde per uova gialle;
- carote per uova arancioni;
- caffè o tè o semi di cumino per uova marroncine.
In una pentola metto la quantità d’acqua sufficiente per coprire le uova (una decina di centimetri) e una buona dose di uno degli ingredienti che ho elencato sopra. Per esempio due tazze di cavolo rosso affettato se voglio ottenere quattro o cinque uova rosse o due o tre carote a tocchetti se voglio quattro o cinque uova arancioni.
Faccio bollire per mezz’ora l’acqua con i vegetali, lascio raffreddare, aggiungo 2 cucchiai di aceto (indispensabili perché le uova non si rompano) e infine le uova. Faccio bollire a fuoco basso per 10-12 minuti ed il gioco è fatto!
Per ottenere un effetto decorativo molto ma molto carino, prima di colorare le uova le avvolgo con dei nastrini, così nelle parti coperte restano del loro colore naturale.
La caccia
Nascondo le uova in vari punti della casa e/o del giardino. Il compito dei bambini è scovarle tutte ma proprio tutte. Di solito la caccia parte quando il pranzo è arrivato ai secondi piatti e i bambini sono già un bel po’ stanchi di stare a tavola, quindi il capriccio è in dirittura d’arrivo: la caccia lo scongiura! Si gioca in un’unica squadra, se la squadra scoverà tutte le uova, allora i bambini conquisteranno la sorpresa finale. Quindi, tutti devono collaborare e anche i più piccoli possono fare la loro parte. Ovviamente verso la fine, se mi accorgo che i bambini sono in difficoltà, ci scappa l’aiutino perché sarebbe impensabile non consegnare le sorprese.
La sorpresa finale
La sorpresa finale non può che essere un uovo di cioccolato per ciascun partecipante. Anche quest’anno, come negli anni passati, ho scelto uova di cioccolato made in Italy e con sorprese testate dall’Istituto Sicurezza Giocattoli, per accontentare bambini di tutte le età.
Angela
L'opinione