Scegliere una scuola bilingueLa scuola italiana è una scuola senza barriere? Una scuola veramente inclusiva nei confronti degli alunni con disabilità? La risposta, lo sappiamo già, purtroppo è negativa. A cominciare dal problema irrisolto delle barriere architettoniche, con scale non a norma e strutture prive di saliscale per disabili, che di fatto impediscono la frequenza delle lezioni in aula ai bambini e ragazzi con gravi difficoltà motorie. Negando loro il diritto all'accessibilità della scuola e ciò nonostante l’accessibilità e l’abbattimento delle barriere siano considerati “diritti “inalienabili”, ai sensi dell’articolo 9 della Convenzione Onu sui Diritti delle persone con disabilità.

Per inquadrare il fenomeno, partiamo dai dati che l'Istat pubblica nel suo rapporto sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di I grado. Il report più recente è stato pubblicato il 16 marzo 2018 e riguarda l’anno scolastico 2016/2017. Un'ottima sintesi è contenuta sul portale disabili.com. Ne riportiamo qui le cifre più significative, con le nostre considerazioni.

QUANTI SONO GLI ALUNNI DISABILI - Nell’anno scolastico 2016-2017 sono stati quasi 160 mila gli alunni con disabilità (il 3,5% del totale), di cui più di 90 mila nella scuola primaria (pari al 3,2% del totale, erano il 2,1% nell’anno 2001-2002) e circa 69 mila nella scuola secondaria di primo grado (il 4% del totale, 2,6% nel 2001-2002), circa 3 mila in più rispetto all’anno precedente. I maschi rappresentano più del 64% degli alunni con disabilità.

QUANTI SONO GLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO – Nonostante la percezione diffusa sia di una riduzione del numero degli insegnanti di sostegno, questi sono stati più di 88 mila, cioè 6 mila in più rispetto allo scorso anno e la stima rileva un rapporto leggermente inferiore a 1:2. Hanno inoltre presentato ricorso per ottenere l’aumento delle ore sostegno, il 6,7% delle famiglie degli alunni della scuola primaria e il 4,7% di quelle della scuola secondaria di primo grado. Quasi la metà dei docenti per il sostegno, cioè, è ancora precaria. Molti non hanno il titolo di specializzazione. Più di un quarto delle scuole, però, ha tutto il personale per il sostegno formato con corsi specifici.

QUALI SONO LE DISABILITA' PIU' DIFFUSE- Nella scuola primaria il 7% degli alunni con disabilità non è autonomo in una di queste attività: spostarsi, mangiare, andare in bagno. Si stima che il problema più frequente sia la disabilità intellettiva. Seguono i disturbi dello sviluppo e quelli del linguaggio. Mentre nella scuola secondaria di primo grado, dopo la disabilità intellettiva, i problemi più frequenti sono legati ai disturbi dell’apprendimento e ai disturbi dello sviluppo.

L'EMERGENZA BARRIERE ARCHITETTONICHE - Le barriere architettoniche sono ancora troppe. Nelle scuole primarie, il Sud ha la percentuale più bassa di scuole con scale a norma (il 69%), mentre nelle scuole secondarie è il Centro con il 76,9% a detenere il primato in negativo. Significa che più di 2 scuole su 3 non offrono una scala utilizzabile da chi ha difficoltà di deambulazione. In tutti questi casi l'installazione di un saliscale per disabili potrebbe con molta probabilità risolvere il problema. Ai dati Istat possiamo aggiungere quelli del rapporto di Cittadinanzattiva, secondo il quale sono presenti barriere architettoniche nel 18% degli ingressi e dei laboratori scolastici, nel 17% delle aule, nel 13% dei bagni, nel 12% delle palestre e nel 6% delle mense. Il 73% delle scuole, poi, non ha tutte le aule utilizzabili da studenti con disabilità e nel 75% dei casi non sono installate attrezzature didattiche o tecnologiche adeguate e accessibili agli stessi. Il 50% degli edifici su più piani, infine, dispone di un ascensore, ma quest’ultimo – nel 12% dei casi – non funziona e nel 4% non è abbastanza largo da consentire l’ingresso di una carrozzina. C'è decisamente ancora molto da fare!

Il PUNTO SULLE TECNOLOGIE A SCUOLA - Gli alunni con sostegno che si avvalgono di un pc/tablet durante le ore di didattica in classe sono il 55,2% di alunni della scuola primaria e il 61,8% di quelli della scuola secondaria. Tra questi vi è però ancora una percentuale del 12,5 nella scuola primaria e del 15,6 nella secondaria in cui il pc/tablet non è fornito dalla scuola ma dalla famiglia. Una scuola primaria su 3 e 1 scuola secondaria su 4 è carente di postazioni informatiche destinate agli alunni con disabilità, con percentuali più elevate nel Mezzogiorno.

ALUNNI DISABILI E GITE - Gli alunni con disabilità che non partecipano alle uscite didattiche di un giorno risultano essere circa il 5% nella scuola primaria e il 9% nella secondaria di primo grado. La percentuale è scesa rispetto agli anni scorsi. La partecipazione alle gite d’istruzione con pernottamento risulta invece più difficoltosa: nella scuola secondaria di primo grado non partecipa il 22% degli alunni con sostegno; nella scuola primaria la percentuale si attesta al 10%.

LA DIFFICILE RELAZIONE CON I COMPAGNI – È uno dei tasti dolenti sui quali molto si può fare dal punto di vista educativo, senza aspettare interventi legislativi o lo stanziamento di fondi. Dipende tutto da noi genitori, in particolare dai genitori degli alunni non disabili. Gli insegnanti per il sostegno dichiarano, infatti, che una quota rilevante di alunni da loro seguiti ha difficoltà nell’interazione con gli altri, coetanei o non che siano: il 26,7% degli alunni disabili della scuola primaria rivela di avere un problema relazionale lieve, il 28,8% ha un problema medio, ma nel 19,6% dei casi si tratta di un problema di relazione grave. Le percentuali nella scuola secondaria di I grado evidenziano il permanere della difficoltà e sono rispettivamente: 30,7% lieve, 23,3% medio, il 13,2% grave. Siamo noi genitori, con l'educazione al rispetto e all'integrazione, che dobbiamo far cadere queste barriere mentali, che impediscono una relazione serena con i “diversamente abili”.
 
La Redazione 

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