“Du is megl che uan (coppie gay e adozioni)”, di Cipriana Dall’Orto

Cipriana Dall'Orto giornalista“Du is megl che uan”: vi ricordate quella simpatica pubblicità di un gelato che recitava così? E cioè, in inglese maccheronico: due è meglio che uno. E se valesse anche per le mamme? È notizia di pochi giorni fa: una bambina, grazie a una sentenza, avrà due mamme (lesbiche), una biologica, perché l’ha partorita, l’altra adottiva. Apriti cielo! Il mondo dei benpensanti ha gridato allo scandalo, alla tragedia…Dicono, i benpensanti, che bisogna pensare al futuro della creatura, al disagio che proverà con i compagni di scuola... Ah, certo. Secondo questi signori, tutti i figli di una coppia eterosessuale sono felici!

Cipriana Dall'Orto giornalista“Du is megl che uan”: vi ricordate quella simpatica pubblicità di un gelato che recitava così? E cioè, in inglese maccheronico: due è meglio che uno. E se valesse anche per le mamme? È notizia di pochi giorni fa: una bambina, grazie a una sentenza, avrà due mamme (lesbiche), una biologica, perché l’ha partorita, l’altra adottiva. Apriti cielo! Il mondo dei benpensanti ha gridato allo scandalo, alla tragedia…Dicono, i benpensanti, che bisogna pensare al futuro della creatura, al disagio che proverà con i compagni di scuola... Ah, certo. Secondo questi signori, tutti i figli di una coppia eterosessuale sono felici!

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"Confessioni di una mamma imperfetta", di Ilaria Caprioglio

Ilaria Caprioglio

Quando sono diventata madre ho iniziato ad annaspare, indecorosamente, nel mare magnum dell’inesperienza. Dimessa dall'ospedale, con la creatura sprovvista del foglio di istruzioni, mi sono gettata a capofitto sui manuali, fra cui un classico del settore: Le madri non sbagliano mai di Giovanni Bollea. Dopo le prime pagine ho chiuso con un sussulto il libro assalita da un profondo senso di inadeguatezza. Successivamente, nel disperato tentativo di non cedere al panico, snebbiando il cervello ormai fuori servizio per le troppe ore sottratte al riposo e dedicate al ruolo di giovenca,

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"Ci voleva una mamma", di Cipriana Dall'Orto

 

Cipriana Dall'Orto

Su la Repubblica di oggi (11 luglio), in 29 righe a pag. 19 viene data quella che, tecnicamente, si può definire una notiziola e che per me, invece, è una notiziona: la Boldrini ha trovato uno spazio adeguato affinché le parlamentari neomamme possano allattare. Ci voleva una mamma (la Boldrini ha una figlia) per trovare una soluzione del genere. Solo una mamma, infatti, può capire l’importanza di non interrompere l’allattamento per “colpa” del lavoro.

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"Pietà per la mamma di Yara", di Cipriana Dall'Orto

Cipriana Dall'Orto

Io spero che la mamma di Yara non legga i giornali, lo spero ardentemente per lei. Da sempre questa donna se ne sta da parte, il suo viso è comparso recentemente solo in occasione di una gara intitolata alla figlia: una faccia immobile, impenetrabile, chiusa alla domanda che tutti ci facciamo: che cosa prova? Che cosa ha provato allora e che cosa prova adesso? Da quando, alcun giorni fa, si è scovato il presunto assassino della tredicenne di Brembate, scomparsa il 26 novembre del 2010 e ritrovata, purtroppo cadavere, il 26 febbraio del 2011,

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“Chi dice mamma… deve stare attento a quel che dice”, di Cipriana Dall’Orto

Cipriana Dall'Orto

Chi dice mamma… deve stare attento a quel che dice. Il prefetto di Perugia, Antonio Reppucci, durante una conferenza stampa, ha dichiarato che “se un figlio si droga, la sua mamma è una F-A-L-L-I-T-A, e si deve suicidare”. Potete ascoltarlo con le vostre orecchie guardando il video messo in onda su internet da Umbria 24. A parte il linguaggio e la mimica del prefetto (Crozza ne farebbe subito un suo personaggio), una dichiarazione del genere ti lascia senza parole, a tal punto che ti viene voglia di riascoltarlo per vedere se hai capito bene.

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"Le etichette negative fanno male ai bambini", di Alessio Roberti

Alessio Roberti Sociologo

Nella comunicazione con i bambini ci sono parole e frasi che, anche se legate a un momento di stanchezza o esasperazione, dovrebbero essere evitate. Si tratta di espressioni forti che rischiano di condizionare la loro crescita, specialmente se ripetute assiduamente da un adulto di riferimento, come un genitore o un insegnante. Purtroppo gli esempi abbondano:

Sei un disastro!
Sei stupido?
Sei davvero un bambino cattivo!

Il problema di queste frasi sta nel fatto che esprimono un giudizio sul bambino nel suo complesso,

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Il papa e l'autista

Dopo aver caricato tutti i bagagli del Papa nella limousine, l’autista nota che Sua Santità sta ancora aspettando sul marciapiede.
“Mi scusi, Vostra Eminenza,” dice l’autista, “Vorrebbe per favore sedersi in modo che possiamo andare?”“Beh, per dirti la verità” risponde il Papa, “Non mi fanno mai guidare in Vaticano e oggi ne ho davvero voglia.” 

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La saggezza di un padre

Una sera un papà, vedendo il figlio ventenne un po’ giù di morale, decise di raccontargli una storia:
"Un giorno, quando io ero piccolo, il cavallo di un contadino che abitava vicino alla mia casa, cadde in un pozzo grande e profondo. Il cavallo non riportò alcuna ferita, ma non riuscendo a venir fuori con le proprie forze, si mise a nitrire forte. Il contadino si precipitò subito e provò in ogni modo ad aiutare il suo povero cavallo. 

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